Riassunto di quanto accadde nel solario 1258
Presso ogni corte, finanche nelle remote terre di Altabrina, giunse l’invito a raggiungere
Piazza del Sole per una festa in onore di
Temistocle degli Alessandridi. Libagioni e divertimenti erano previsti, ma la nottata riservò sorprese superiori ad ogni immaginazione per coloro che giunsero in terra merida…
Grande fu lo sgomento dei convitati nell’apprendere, appena giunti, che l’Arconte
Telemaco Iveri era stato assassinato e che i probabili sospetti ricadevano proprio sui nobili arconti meridi presenti alla festa. Mentre gli uomini di Temistocle e numerosi ospiti investigavano sull’omicidio, la Principessa
Elissa Alcestidi incinta dell’
erede brumiano veniva scortata dai Neenuvaren nei sontuosi giardini meridi. La Giustizia del Re impone infatti ai nobili di condurre i propri ostaggi in pubblico affinché amici e parenti possano accertarsi del loro stato di salute; ben consci di tale occasione gli uomini di Alarico d’Urso capeggiati da Ser
Meroveo dell'Acquascura, detto il Cavaliere degli Stracci, piombarono sulla scorta neenuvaren e prelevarono la principessa brumiana per ricondurla nelle proprie terre. Le ragioni che avevano spinto i figli degli Elfi a rapire Elissa Alcestidi e l’erede che portava in grembo avevano a che fare con un altro figlio di Alarico d’Urso, un bastardo dato alla luce molti anni prima dalla Lassilantar
Elenie Muilemir. Grazie all’ostaggio i neenuvaren volevano spingere il principe brumiano a riconoscere
Firion Muilemir e nominare il ragazzo Duca di Oltrespina.
Nel frattempo le indagini sulla morte dell’Arconte Iveri languivano, funestate dalle inspiegate apparizioni di pericolosi demoni che culminarono con la comparsa dell’
Immonda Bestia Rossa: un demone di colossali dimensioni e straordinaria potenza. Fu così che, complici i tumultuosi eventi della serata, l’assassino dell’arconte rimase impunito.
In ultimo, il sopraggiungere della notte fonda permise ad alcuni cultisti dell’Umbra di intrufolarsi nei giardini del palazzo, seminando terrore tra i convitati e assassinando la Sapiente della Fiamma Salomé, che solo il mese precedente era scampata dall’Antro di Calliope. Il corpo ormai senza vita della maga, trasformata in un empio azonte, suscitò terribile sgomento in tutti i presenti e riaccese il fervore inquisitorio dei principati tetradici nei confronti del misterioso quanto abominevole culto dell’Umbra.
Quella notte alla Corte degli Alessandridi lasciò vivido ricordo in tutti i presenti per gli orrori che si susseguirono, ma i cortigiani più scaltri riferirono soprattutto delle urla che echeggiavano nei giardini di Meridia durante la festa del Principe Temistocle; grida di brinnici e brumiani che si muovevano insieme con arrogante sicurezza, grida che presagivano battaglia:
“Ghiaccio! Bruma! Sangue!”.
Ritratti e disegni - 1
Novità e Dicerie
(
in questo paragrafo, inserisci liberamente aggiornamenti, commenti, approfondimenti, millanterie).